La Pet Therapy è concetto coniato da Boris Levinson, psichiatra infantile negli anni '60 e rappresenta un'innovativa attivita terapeutica finalizzata a migliorare le condizioni di salute di un paziente mediante specifiche metodologie di approccio che comportano l'ausilio di animali.
Si tratta di una terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
La regione Veneto è stata la prima in Italia (Legge regionale n. 3 del 3 gennaio 2005 "Disposizioni sulle terapie complementari") a rendere possibile la promozione della conoscenza, dello studio e dell'utilizzo di nuovi trattamenti di supporto e integrazione delle cure clinico-terapeutiche quali la pet terapy e la Terapia del sorriso. Il Policlinico implementando il progetto della Pet terapy intende migliorare le cure dei propri pazienti, il benessere dei propri dipendenti, ma anche contribuire allo sviluppo delle conoscenza delle pet terapy in Veneto.
"Per un'ora alla settimana - dice il direttore sanitario Renzo Malatesta - permettiamo agli animali e ai volontari che collaborano con noi di avvicinarsi ai malati terminali". Al Policlinico si guarda oltre. "Abbiamo dato modo anche ai nostri dipendenti - sottolinea - su richiesta motivata di portare al lavoro il proprio animale".
È stato infatti rilevato da studi condotti già negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo. Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici. Ipertesi e cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale, oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, interviene anche nella riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.
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